venerdì 12 giugno 2015

Novara fucina del clericofascismo

Stupisce che, malgrado la città abbia prodotto un buon numero di storici militanti, non si sia ancora provveduto a una ricerca su Novara culla del clericofascismo.
Eppure gli elementi non mancano. 
Campione del più reazionario cattolicesimo del dopoguerra fu infatti il concittadino Oscar Luigi Scalfaro, in tarda età difensore della Costituzione, coadiuvato dalla fedelissima Cronilde Musso.
Scalfaro fu presidente dell'Azione Cattolica della diocesi di Novara, nella stessa diocesi, come presidente dei Giovani di Azione Cattolica, passerà anche Luigi Gedda, fondatore dei Comitati Civici che sostennero la campagna elettorale contro il Fronte Popolare. 
Gedda, come è noto, al blocco delle sinistre, sognava di opporne un altro, costituito da DC, MSI e monarchici e guidato da don Sturzo.
Ma un approfondimento andrebbe fatto anche sul vescovo di allora, Leone Ossola, a suo tempo inviato in Africa da Pio XI proprio all'indomani dell'approvazione, da parte della Chiesa, dei provvedimenti con cui il ministro delle colonie Lissona anticipava le leggi razziali.
Ossola fu l'inventore della Madonna Pellegrina, che percorse l'Italia nel 1948.
La Madonna Pellegrina veniva fatta entrare nelle fabbriche e i padroni l'accoglievano con lo stesso festoso entusiasmo con cui, fino a pochi anni prima, avevano accolto le visite dei gerarchi fascisti.