caffè 900
lunedì 25 settembre 2023
giovedì 11 febbraio 2021
martedì 2 febbraio 2021
Jack Clemente. Fuga dalla provincia
Jack era un amico di gioventù dei miei genitori, fu lui a presentare, come si usava allora, mio padre a mia madre. Omosessuale, con poca abilità o volontà di mantenere l'incognito, ebbe vita grama durante il fascismo. Nel 1944, durante l'usuale passeggio cittadino sotto i portici, fu brutalmente schiaffeggiato dai militi di una squadraccia, che non fecero mistero, ricorrendo ai termini più triviali, delle loro miserabili motivazioni.
Ma anche il dopoguerra, nella città un po' bigotta dominata da uno Scalfaro che anticipava Panciroli e dalla carità pelosa della signora Musso, non erano tutte rose e fiori. Per questo, nei primi anni 50, si trasferì a Parigi. E fu la sua fortuna.
sabato 30 gennaio 2021
Cartoline commemorative
domenica 10 gennaio 2021
Luigi Vietti
Luigi
Vietti
(Cannobio, 13 febbraio 1903- Milano, 28 marzo 1998). Si iscrive alla facoltà di ingegneria a Milano nel 1923, ma dopo essersi trasferito nel 1925 a Roma si laurea con lode in architettura alla Sapienza nel 1928. → Vietti
nello studio di Novara |
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Nel 1929 vince il concorso indetto
dall'Istituto per le Case Popolari di Roma per realizzare una casa modello
alla Garbatella. |
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Si avvicina alle istanze del
razionalismo e nel 1930 partecipa, insieme a Bottoni e Pollini, come delegato
italiano al terzo congresso CIAM a Bruxelles. Pur non aderendo al MIAR,
collabora all' organizzazione e partecipa alle Esposizioni di Architettura
Razionale del 1928, del 1931 e del 1932. Nel 1933 partecipa alla V Triennale
di Milano con i due progetti per la Casa alta a struttura d’acciaio |
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Nel periodo 1931-1933 collabora
con la sezione distaccata della Sovrintendenza di Torino ed è Ispettore
Onorario per i Monumenti della Liguria. In questo ruolo nel 1932 progetta la
Nuova Stazione Marittima Andrea Doria di Genova. |
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Nel 1934 partecipa con Antonio
Carminati, Pietro Lingeri, Ernesto Saliva, Giuseppe Terragni al concorso di
primo grado per il Palazzo del Littorio di Roma e nel 1935 a quello per il
nuovo Auditorium di Roma, con un progetto molto audace, non premiato dalla
giuria. Del 1934 è anche la partecipazione insieme all'amico Ignazio
Gardella, al concorso per la realizzazione della Casa del Fascio di Oleggio
(Novara) nel quale si distingue, pur non vincendo, per la modernità di scuola
lecorbusieriana del progetto. |
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Per la realizzazione
dell'Esposizione Universale del 1942, nel 1936, il Commissario Vittorio Cini
presenta a Mussolini una rosa dei maggiori nomi dell'architettura del tempo: Libera,
Del Debbio, Terragni, Michelucci, Montuori e Muzio; il Duce sceglierà Vietti
insieme a Piacentini, Pagano, Piccinato e Rossi. Suoi sono i prospetti
modernissimi dei palazzi di vetro presenti nel progetto presentato a
Mussolini, che tuttavia non approva questa architettura perché la giudica
troppo moderna e «priva di richiami figurativi alla storia dell' architettura
nazionale». |
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Tra il 1950 e il 1953 è
impegnato nel progetto di recupero dell'Isola di San Giorgio Maggiore a
Venezia, per la Fondazione Cini, Vietti contribuisce al restauro di fabbricati
esistenti e realizza nuovi progetti, il più noto dei quali è il Teatro Verde,
che firma insieme ad Angelo Scattolin. |
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Agli inizi degli anni sessanta
il principe Karim Aga Khan IV lo incarica insieme a Jacques Couelle e a
Michele Busiri Vici della progettazione dei suoi interventi nella Costa
Smeralda.[9] In tale ambito realizza il centro del villaggio di Porto Cervo,
alberghi, come il Cervo e il Pitrizza, e molte ville di pregio quali le
Cerbiatte, scelte dal Principe Karim per farne la propria dimora, e le
Romazzine sul promontorio omonimo. |
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